Quello che, vittima degli effetti
devastanti della pubertà, sbava dietro alle ragazze covando oscuri e libidinosi
pensieri dalle marcate valenze sessuali
Spesso ibridato con l’esuberante,
Big Jim e/o con il 90° minuto
CHI È:
è quel delicato insieme di essere
umano in evoluzione composto per un 5% da un comune ragazzo dei nostri giorni, per un altro 10% dai
primi cespugli di peli disseminati in ordine sparso (e spesso tristemente a
chiazze) su guance e corpo, per un altro buon 25% dal proprio cellulare e per
il restante 60% da una massa ribollente di ormoni impazziti.
Vorrebbe avere una vita normale e,
magari, conservare la stessa distaccata serenità di quando gli unici interessi
della sua vita erano il pallone e Dragon Ball, ma proprio non ci riesce perché
deve costantemente confrontarsi con una parte del proprio corpo che fino a poco
tempo era una normale appendice adibita a comuni incombenze fisiologiche e che
adesso, improvvisamente evolutasi (proprio come un super Super Saiyan di quarto livello) in qualcosa di incredibilmente aggressivo, gli appare dotata di una
propria volontà e capace di improvvisi quanto inopportuni cambi di volume.
Il problema principale, in questi
casi, è che il torello vorrebbe, ma non può. Manca ancora di tutto il bagaglio
tecnico atto a rimorchiare una ragazza e, soprattutto, a concretizzare in modo
proficuo il rimorchio. Gli mancano l’esperienza, il portamento, la maturità, la
capacità di relazionarsi in modo non conflittuale. Gli manca praticamente,
tutto! L’unica cosa che ha, è questa specie di bussola impazzita, posta al di
sotto del basso ventre, pronta a puntare improvvisamente qualsiasi ragazza gli
passi a tiro. E questa voglia lo porta a calare simile a un predatore su
qualsiasi fanciulla, privilegiando in prima battuta le sirenette, ma non
scartando neanche le classiche cozze, purché ci stiano.
Il risultato di questa drammatica
condizione (attraverso la quale prima o poi passano tutti i rappresentanti del
genere maschile) comporta la trasformazione in una sorta di abbrutito
cavernicolo che, non sapendo esattamente come comportarsi con l’altro sesso,
sceglie quasi sempre un approccio violento e primitivo.
Alla disperata ricerca di un vago
contatto fisico il torello instaura
rapporti di conflittuale aggressività. Attraverso le “giocose” colluttazioni, i
ripetuti gavettoni, le “calate” improvvise, egli cerca di trovare la massima soddisfazione
“marginale” attraverso il più alto rapporto di strusciamenti e contatti
proibiti con seni e natiche.
COME RICONOSCERLO:
Più che altro è lui che si fa
riconoscere. Il suo scopo è farsi notare dalle ragazze. Non potendo fare la
ruota, come un pavone, solca ad ampi passi le spiaggia, pancia in dentro e
petto in fuori cercando di scimmiottando i più scafati Big Jim. Gigioneggia con
gli amici, sempre in cerchi concentrici rispetto al gruppetto di ragazze su cui
vorrebbe fare impressione. Questa sua voglia di attirare l’attenzione, lo porta
spesso a creare ibridi con altre categorie maschili tra cui il già citato Big
Jim, l’esuberante, l'Irrequieto e il 90° minuto.
Quanto più i suoi ormoni sono
stati sconvolti, tanto più ardite sono le evoluzioni che compie col pallone,
col freesbee o con quant’altro abbia a portata di mano.
Alcuni teorici, sostengono che
quando galoppa verso il mare per il consueto tuffo dell’esuberante, la rincorsa
sia direttamente proporzionale alla sua eccitazione sessuale.
Comunque per non avere dubbi basta osservarlo. Quando pensa di non essere visto - ma anche in
momenti più casuali - e perde il controllo delle pupille. Sarà possibile vedere
il suo sguardo, vitreo, fisso su qualche rotondità femminile. Con la bocca
leggermente socchiusa e, nei casi più drammatici, un rivoletto di bava.
A volte la devozione con cui
contempla il sedere di una bonazza può ricordare il misticismo di un asceta.
Nota bene: alcuni restano allo
stadio di Torelli per sempre o, quanto meno, fino a che non raggiungono la
carica di Presidente del Consiglio.
Come regolarvi:
Come diceva il poeta: come può
uno scoglio, arginare il mare? Allo stesso modo voi non potrete mai, in nessun
modo, arginare un Torello. Quello che potete fare, ed anzi, è caldamente
consigliato, è non venirvi mai a trovare tra un torello e il suo obiettivo,
perché verreste fatalmente travolti.
Al pari di uno tsunami, di un
tornado o di una valanga, il giovane torello altro non è che una manifestazione
della natura in uno dei suo aspetti più selvaggi e distruttivi.
Riempie di sgomento, a volte di
sano e giustificato terrore, ma va accettato così com'è.
E’ grazie a questa insaziabile,
primigenia voracità sessuale che la razza umana non si ancora estinta.
Siate comprensivi, ma solo alla giusta distanza
di sicurezza, e ripensate a quando i torelli eravate voi e alla sofferenza di
quei tempi in cui possedevate lo spirito
di un Rocco Siffredi imprigionato nel corpo di topolino.
Nessun commento:
Posta un commento