martedì 6 ottobre 2015

90° minuto

Quello a cui del mare, del sole e della spiaggia non gliene può frega’ de meno. Basta che abbia un pallone…

CHI È:

Una variante incattivita e pericolosa dell’iperattivo, con un’aggravante di fondo: la monomaniacalità. Per lui conta una sola cosa: il pallone, e per la proprietà transitiva dei palloni, tutto ciò che ha forma sferica lo pervade di eccitazione ed entusiasmo, ma solo perché in un angolo del suo cervello bacato è immediato associare una qualsiasi sfericità al ricordo inebriante del pallone e delle prodezze compiute dai calciatori della sua squadra del cuore che, inutile dirlo, sono oggetto di adorazione al pari delle divinità primordiali nelle culture precolombiane.
Per questo motivo, generalmente, è facile trovare numerosi esemplari del 90° Minuto nelle immediate vicinanze di quella che ha il seno più bello di tutta la spiaggia, o in via subordinata, presso quella che ha il sedere più bello di tutta la spiaggia. Non sono erotomani (infatti nella loro classifica di gradimento il calcio viene sempre prima di una bella gnocca) ma, molto più semplicemente, non riescono a sottrarsi al richiamo delle sfericità, qualunque sia la loro natura.
Quello a cui del sole e del mare e della spiaggia non gliene può frega’ de mano, basta che abbia un pallone, vive in assoluta simbiosi con la magica sfera. Parla solo di calcio, campagne acquisti, e quant’altro sia da collegare al campionato appena trascorso e quello di là da venire ma, soprattutto, deve assolutamente giocare a calcio in spiaggia!
Non importa quante persone possano esserci intorno lui. Non importa se gli omrelloni e le sdraio siano stati collocati in modo da formare un continuum invalicabile che si estende dal bagnasciuga al parcheggio senza soluzione di continuità. Non importa se nelle immediate vicinanze ci siano un centinaio di fragili bambini dall’età compresa tra i 3 mesi ed i 3 anni. Lui deve giocare, altrimenti la sua vacanza sarà stata un drammatico fallimento. E, per colmo di sventura, quello a cui del sole, del mare e della spiaggia non gliene frega’ de meno, basta che abbia un pallone… non è mai solo.

COME RICONOSCERLO:
L’identificazione di questo individuo che è, in assoluto, una delle categorie più pericolose che si possano incontrare sul proprio cammino, è piuttosto semplice. Basta vederlo arrivare in spiaggia: non importa quanti bagagli possa avere al seguito, non importa il suo aspetto e neanche ciò di cui sta parlando, posto che lo faccia… voi tenetegli gli occhi addosso e seguite le sue azioni, se, prima di ogni altra cosa, prima anche di sfilarsi la maglietta o le scarpe da ginnastica, metterà mano al pallone esibendosi in una serie di virtuosistici (almeno nelle sue intenzioni, la realtà dei fatti poi può essere anche penosamente diversa) palleggi, allora lui è il nostro uomo, è un 90° minuto nel pieno delle sue facoltà…

COME COMPORTARSI:
Non c’è molto da dire o da fare. Se avete la sfortuna di imbattervi in uno a cui del sole del mare della spiaggia e degli altri non gliene può frega’ de meno, basta cha abbia un pallone, fuggite… è la vostra unica speranza.
Non serviranno minacce, coercizioni di sorta e neanche tentativi di corruzione… lui deve giocare… e giocherà. Inoltre, qualora cerchiate di ricorrere alle maniere forti, ricordate che, come già detto, non è mai solo. Si muove in branchi ed anche quando il suo seguito è limitato a un numero di due o tre unità, quel primo palleggio effettuato appena giunto in spiaggia servirà a richiamare altre orde di famelici primati dalle caratteristiche similari e, che convergeranno da ogni dove e, in men che non si dica, intorno a voi si scatenerà l’inferno. Perché una cosa bisogna dirla, quello a cui del sole del mare della spiaggia e degli altri non gliene può frega’ de meno, basta che abbia un pallone, è uno che quando gioca, gioca sul serio. Non importa se si trova in spiaggia e non al centro del Maracanà, non importa neanche se, in realtà, non è in grado di tirare un solo pallone nella direzione giusta. Tutto quello che conta è che nel momento in cui il suo piede sfiora la magica sfera, la realtà si distorce risucchiandolo in una dimensione parallela in cui lui sta disputando la finale dei mondiali.
E chi siete voi per intralciare la finale dei mondiali?
Ecco perché, anche se inizialmente contenuto nei modi, nella gestualità e nel vigore atletico (alcuni di questi individui dispongono di un minimo di educazione, almeno inizialmente), basteranno due o tre minuti per perdere irrimediabilmente il controllo. A quel punto comincerà a esibirsi in prodezze balistiche tanto imprecise quanto devastanti. Il minimo che potrà capitarvi in questo caso, sarà di essere centrati in pieno volto mentre stavate dando il primo morso al cornetto appena comprato. Successivamente peggio di un cecchino russo, riuscirà ad abbattere tutti i vostri familiari, gli ombrelloni e qualsiasi altra creatura dovesse avere la malaugurata sorte di venirsi a trovare nel raggio di 800 metri.
Inoltre, se siete davvero sfortunati, anziché utilizzare normali palloni di gomma, sarà equipaggiato con palloni cuoio, assolutamente letali.
Inutile tentare di arginare la furia del branco, mentre cala verso la vostra sdraio, palla al piede. Per quanto possiate urlare, gesticolare o implorare le loro retine non  saranno in grado di percepirvi, quindi fuggite.
Se la fuga non rientra nelle vostre metodologie balneari, l’unico suggerimento che possiamo darvi è di andare in un lido modello Alcatraz, dove tra le 10.000 regole da dover osservare sia compreso anche il divieto tassativo di giocare  a qualsiasi tipo di gioco che richieda l’uso di un pallone. Questi lidi sono particolarmente temuti dal nostro soggetto che li evita come la peste. E quando, per un tragico errore o per una malaugurata casualità, vi capita suo malgrado, riesce a resistere al massimo per venti minuti prima di essere travolto da una crisi di astinenza che lo porterà inevitabilmente ad avventarsi sul pallone, scatenando l’intervento della sorveglianza che, in questi casi, forte anche delle esperienze passate, ha l'ordine di sparare a vista.

Certo, nel lido Alcatraz vivrete una vacanza in stato di semilibertà vigilata, ma senza palloni tra i coglioni. A voi la scelta.

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