Quello a cui del mare, del sole e della spiaggia non gliene
può frega’ de meno. Basta che abbia un pallone…
CHI È:
Una
variante incattivita e pericolosa dell’iperattivo, con un’aggravante di fondo:
la monomaniacalità. Per lui conta una sola cosa: il pallone, e per la proprietà
transitiva dei palloni, tutto ciò che ha forma sferica lo pervade di
eccitazione ed entusiasmo, ma solo perché in un angolo del suo cervello bacato
è immediato associare una qualsiasi sfericità al ricordo inebriante del pallone
e delle prodezze compiute dai calciatori della sua squadra del cuore che,
inutile dirlo, sono oggetto di adorazione al pari delle divinità primordiali
nelle culture precolombiane.
Per
questo motivo, generalmente, è facile trovare numerosi esemplari del 90° Minuto nelle
immediate vicinanze di quella che ha il seno più bello di tutta la spiaggia, o
in via subordinata, presso quella che ha il sedere più bello di tutta la
spiaggia. Non sono erotomani (infatti nella loro classifica di gradimento il
calcio viene sempre prima di una bella gnocca) ma, molto più semplicemente, non
riescono a sottrarsi al richiamo delle sfericità, qualunque sia la loro natura.
Quello
a cui del sole e del mare e della spiaggia non gliene può frega’ de mano, basta
che abbia un pallone, vive in assoluta simbiosi con la magica sfera. Parla solo
di calcio, campagne acquisti, e quant’altro sia da collegare al campionato
appena trascorso e quello di là da venire ma, soprattutto, deve assolutamente giocare a calcio in spiaggia!
Non
importa quante persone possano esserci intorno lui. Non importa se gli
omrelloni e le sdraio siano stati collocati in modo da formare un continuum invalicabile
che si estende dal bagnasciuga al parcheggio senza soluzione di continuità. Non
importa se nelle immediate vicinanze ci siano un centinaio di fragili bambini
dall’età compresa tra i 3 mesi ed i 3 anni. Lui deve giocare, altrimenti la sua vacanza sarà stata un drammatico
fallimento. E, per colmo di sventura, quello a cui del sole, del mare e della
spiaggia non gliene frega’ de meno, basta che abbia un pallone… non è mai solo.
COME RICONOSCERLO:
L’identificazione
di questo individuo che è, in assoluto, una delle categorie più pericolose che
si possano incontrare sul proprio cammino, è piuttosto semplice. Basta vederlo
arrivare in spiaggia: non importa quanti bagagli possa avere al seguito, non
importa il suo aspetto e neanche ciò di cui sta parlando, posto che lo faccia…
voi tenetegli gli occhi addosso e seguite le sue azioni, se, prima di ogni
altra cosa, prima anche di sfilarsi la maglietta o le scarpe da ginnastica,
metterà mano al pallone esibendosi in una serie di virtuosistici (almeno nelle
sue intenzioni, la realtà dei fatti poi può essere anche penosamente diversa)
palleggi, allora lui è il nostro uomo, è un 90° minuto nel pieno delle sue
facoltà…
COME COMPORTARSI:
Non
c’è molto da dire o da fare. Se avete la sfortuna di imbattervi in uno a cui
del sole del mare della spiaggia e degli altri non gliene può frega’ de meno,
basta cha abbia un pallone, fuggite… è la vostra unica speranza.
Non
serviranno minacce, coercizioni di sorta e neanche tentativi di corruzione… lui
deve giocare… e giocherà. Inoltre, qualora cerchiate di ricorrere alle maniere
forti, ricordate che, come già detto, non è mai solo. Si muove in branchi ed
anche quando il suo seguito è limitato a un numero di due o tre unità, quel
primo palleggio effettuato appena giunto in spiaggia servirà a richiamare altre
orde di famelici primati dalle caratteristiche similari e, che convergeranno da ogni dove e, in men che non si
dica, intorno a voi si scatenerà l’inferno. Perché una cosa bisogna dirla,
quello a cui del sole del mare della spiaggia e degli altri non gliene può
frega’ de meno, basta che abbia un pallone, è uno che quando gioca, gioca sul
serio. Non importa se si trova in spiaggia e non al centro del Maracanà, non
importa neanche se, in realtà, non è in grado di tirare un solo pallone nella
direzione giusta. Tutto quello che conta è che nel
momento in cui il suo piede sfiora la magica sfera, la realtà si distorce
risucchiandolo in una dimensione parallela in cui lui sta disputando la finale
dei mondiali.
E chi siete voi per intralciare la finale dei mondiali?
Ecco
perché, anche se inizialmente contenuto nei modi, nella gestualità e nel vigore
atletico (alcuni di questi individui dispongono di un minimo di educazione, almeno
inizialmente), basteranno due o tre minuti per perdere irrimediabilmente il
controllo. A quel punto comincerà a esibirsi in prodezze balistiche tanto
imprecise quanto devastanti. Il minimo che potrà capitarvi in questo caso, sarà
di essere centrati in pieno volto mentre stavate dando il primo morso al
cornetto appena comprato. Successivamente peggio di un cecchino russo, riuscirà
ad abbattere tutti i vostri familiari, gli ombrelloni e qualsiasi altra creatura
dovesse avere la malaugurata sorte di venirsi a trovare nel raggio di 800
metri.
Inoltre,
se siete davvero sfortunati, anziché utilizzare normali palloni di gomma, sarà
equipaggiato con palloni cuoio, assolutamente letali.
Inutile
tentare di arginare la furia del branco, mentre cala verso la vostra sdraio,
palla al piede. Per
quanto possiate urlare, gesticolare o implorare le loro retine non saranno in grado di percepirvi, quindi
fuggite.
Se
la fuga non rientra nelle vostre metodologie balneari, l’unico suggerimento che
possiamo darvi è di andare in un lido modello Alcatraz, dove tra le 10.000
regole da dover osservare sia compreso anche il divieto tassativo di
giocare a qualsiasi tipo di gioco che
richieda l’uso di un pallone. Questi lidi sono particolarmente temuti dal
nostro soggetto che li evita come la peste. E quando, per un tragico errore o per una malaugurata casualità, vi capita suo malgrado, riesce a resistere al massimo per venti minuti prima di essere travolto da una crisi di astinenza che lo porterà inevitabilmente ad avventarsi sul pallone, scatenando l’intervento della
sorveglianza che, in questi casi, forte anche delle esperienze passate,
ha l'ordine di sparare a vista.
Certo, nel lido Alcatraz vivrete una vacanza in stato di semilibertà vigilata, ma senza palloni tra i
coglioni. A voi la scelta.
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