Quel tipo bianco ed emaciato che
sembra appena uscito fuori da un film di vampiri.
CHI E’
Si tratta di quell’apparizione
ectoplasmatica di colore bianchiccio, dal fisico generalmente denutrito e
l’aria malaticcia, che vaga lungo il litorale simile a un’apparizione
soprannaturale.
Spesso di provenienza nordeuropea
o comunque montano/campagnola, appartiene a quella categoria di persone che col
mare intrattengono rapporti saltuari e casuali, sempre all’insegna dell’estrema
diffidenza.
A differenza dell’esistenzialista-leopardiano, che tratteremo in seguito, il Transilvanico, esposto al sole in modo corretto, si abbronza quasi
come una persona normale.
Il problema nasce però dal fatto
che:
a) giunge in spiaggia del tutto
impreparato dopo mesi e mesi di sottoesposizione, manco avesse vissuto nelle
catacombe;
b) generalmente, per interrompere
questa astinenza da sole, sceglie la settimana di ferragosto.
Sommando i punti a) e b) appare evidente che il Transilvanico ha meno possibilità di sopravvivenza di un capitone a
Napoli in prossimità del Natale.
COME RICONOSCERLO
Esistono sostanzialmente due
tipologie di Transilvanico. La
prima, quella con le maggiori probabilità di conservazione, è quella “consapevole”.
Questo individuo di tipo evoluto
che definiremo di TIPO A, memore di tragiche e dolorose esperienza passate e
dei saggi consigli di una vecchia nonna è, appunto, conscio del rischio rappresentato
da quella strana sfera appesa nel cielo sopra la sua testa e denominata
comunemente sole.
Messo, dunque, sul chi vive, il Transilvanico di TIPO A passa l’estate cospargendosi
costantemente di creme protettive a base di malta idraulica e guano di
cormorano. Bivacca sotto l’ombrellone, spostandosi prudentemente da una zona
d’ombra all’altra e quando, per cause di forza maggiore, è costretto ad
abbandonare l’ombra salvifica, lo fa indossando magliette di due taglie più
grandi con le quali cerca di coprirsi dalla testa ai piedi e che spesso non
leva neanche nel momento in cui azzarda una fulminea discesa in acqua.
Nonostante tutte le precauzioni
adottate, di norma, l’idiota riesce a ustionarsi lo stesso.
Il TIPO B, invece, pur
condividendo le caratteristiche fisiche e le esperienze di vita del TIPO A, o è
un pazzo incosciente, o un disorganizzato cronico incapace di badare a sé
stesso, o se ne fotte dei consigli della nonna saggia perché “i vecchi dicono
solo cazzate”; fatto sta che costui ha l’assurda pretesa di muoversi allegramente
in spiaggia, sotto il sole delle 12 e 30, come una persona “normale”,
usando come unica protezione dagli spietati
raggi del solleone un blando abbronzante scaduto da tre anni, con il risultato
che dopo meno di ventiquattr’ore la sua pelle ha abbandonato la sfumatura
bianco lattea comune ai malati terminali per acquisire quel bel colorito rosso fiammante
caratteristico dei ferri di cavallo nella fucina di un fabbro.
COME REGOLARSI
Il Transilvanico di per sé non sarebbe nocivo se non fosse per la sua
tendenza a ustionarsi come un gamberone alla griglia.
Da quel momento in poi si
trasforma in una presenza terribilmente fastidiosa sia perché, nel momento in
cui inizia il suo disfacimento, diventa esteticamente inguardabile perfino per
i fan dello splatter più spinto, sia a causa degli ululati di dolore che in
grado di produrre e che possono protrarsi per ore (fino alla sua perdita dei
sensi).
Per carità, quella parte umana e
caritatevole che è in voi non potrà che provare compassione per quella larva
sofferente, ma una vocina maligna, all’interno della vostra testa, non farà che
ripetervi che esistono le creme con fattore di protezione millemila e che, comunque, se sai di avere una pelle più sensibile
del sedere di un neonato, vai in vacanza in Norvegia, cazzarola!
Quindi, archiviato ogni inutile e
controproducente sentimento pietistico, anche in questo caso consigliamo la
linea dura.
Appena individuate il soggetto avvertitelo
del rischio che sta correndo e offritegli la vostra protezione solare a base di
olio d’oliva, bergamotto e olio di mandorle, con fattore di protezione -50.
Ricoverato in ospedale per autocombustione il Transilvanico non potrà più nuocervi.
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