sabato 3 ottobre 2015

TRANSILVANICO

Quel tipo bianco ed emaciato che sembra appena uscito fuori da un film di vampiri.

CHI E’

Si tratta di quell’apparizione ectoplasmatica di colore bianchiccio, dal fisico generalmente denutrito e l’aria malaticcia, che vaga lungo il litorale simile a un’apparizione soprannaturale.
Spesso di provenienza nordeuropea o comunque montano/campagnola, appartiene a quella categoria di persone che col mare intrattengono rapporti saltuari e casuali, sempre all’insegna dell’estrema diffidenza.
A differenza dell’esistenzialista-leopardiano, che tratteremo in seguito, il Transilvanico, esposto al sole in modo corretto, si abbronza quasi come una persona normale.
Il problema nasce però dal fatto che:
a) giunge in spiaggia del tutto impreparato dopo mesi e mesi di sottoesposizione, manco avesse vissuto nelle catacombe;
b) generalmente, per interrompere questa astinenza da sole, sceglie la settimana di ferragosto.
Sommando i punti a) e b)  appare evidente che il Transilvanico ha meno possibilità di sopravvivenza di un capitone a Napoli in prossimità del Natale.

COME RICONOSCERLO
Esistono sostanzialmente due tipologie di Transilvanico. La prima, quella con le maggiori probabilità di conservazione, è  quella “consapevole”.
Questo individuo di tipo evoluto che definiremo di TIPO A, memore di tragiche e dolorose esperienza passate e dei saggi consigli di una vecchia nonna è, appunto, conscio del rischio rappresentato da quella strana sfera appesa nel cielo sopra la sua testa e denominata comunemente sole.
Messo, dunque, sul chi vive, il Transilvanico di TIPO A passa l’estate cospargendosi costantemente di creme protettive a base di malta idraulica e guano di cormorano. Bivacca sotto l’ombrellone, spostandosi prudentemente da una zona d’ombra all’altra e quando, per cause di forza maggiore, è costretto ad abbandonare l’ombra salvifica, lo fa indossando magliette di due taglie più grandi con le quali cerca di coprirsi dalla testa ai piedi e che spesso non leva neanche nel momento in cui azzarda una fulminea discesa in acqua.
Nonostante tutte le precauzioni adottate, di norma, l’idiota riesce a ustionarsi lo stesso.
Il TIPO B, invece, pur condividendo le caratteristiche fisiche e le esperienze di vita del TIPO A, o è un pazzo incosciente, o un disorganizzato cronico incapace di badare a sé stesso, o se ne fotte dei consigli della nonna saggia perché “i vecchi dicono solo cazzate”; fatto sta che costui ha l’assurda pretesa di muoversi allegramente in spiaggia, sotto il sole delle 12 e 30, come una persona “normale”, usando  come unica protezione dagli spietati raggi del solleone un blando abbronzante scaduto da tre anni, con il risultato che dopo meno di ventiquattr’ore la sua pelle ha abbandonato la sfumatura bianco lattea comune ai malati terminali per acquisire quel bel colorito rosso fiammante caratteristico dei ferri di cavallo  nella fucina di un fabbro.

COME REGOLARSI
Il Transilvanico di per sé non sarebbe nocivo se non fosse per la sua tendenza a ustionarsi come un gamberone alla griglia.
Da quel momento in poi si trasforma in una presenza terribilmente fastidiosa sia perché, nel momento in cui inizia il suo disfacimento, diventa esteticamente inguardabile perfino per i fan dello splatter più spinto, sia a causa degli ululati di dolore che in grado di produrre e che possono protrarsi per ore (fino alla sua perdita dei sensi).
Per carità, quella parte umana e caritatevole che è in voi non potrà che provare compassione per quella larva sofferente, ma una vocina maligna, all’interno della vostra testa, non farà che ripetervi che esistono le creme con fattore di protezione millemila e che, comunque, se sai di avere una pelle più sensibile del sedere di un neonato, vai in vacanza in Norvegia, cazzarola!
Quindi, archiviato ogni inutile e controproducente sentimento pietistico, anche in questo caso consigliamo la linea dura.

Appena individuate il soggetto avvertitelo del rischio che sta correndo e offritegli la vostra protezione solare a base di olio d’oliva, bergamotto e olio di mandorle, con fattore di protezione -50. Ricoverato in ospedale per autocombustione il Transilvanico non potrà più nuocervi.

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