domenica 23 agosto 2015

FUORI TEMPO MASSIMO

Quella che anche se c'ha sessant'anni continua a usare i costumini che portava a vent'anni.

CHI È:
Questa tipologia di donna è caratterizzata da una caparbietà superata solo dalla totale incapacità di rendersi conto che il tempo non solo ha fatto il suo corso, ma nel farlo ha lasciato pesanti tracce sul suo corpo.
Quindi, anche se costei, a 20 anni, poteva fregiarsi orgogliosamente del titolo di bonazza, adesso deve fare i conti con la forza di gravità. Quei seni che un tempo erano considerati i più belli della spiaggia, hanno ceduto drammaticamente sotto il peso del tempo. Quelle pance, piatte se non addirittura concave, all’epoca, sono adesso diventate degli addomi prominenti, spesso abbelliti da reticoli di pittoresche smagliature, e quelle natiche che hanno fatto invocare le più svariate divinità, ai bagnanti di sesso maschile dei bei tempi che furono, quelle natiche sode e tonde che tutti i fallocentrici del lido avrebbero desiderato impattare sonoramente col palmo della propria mano atteggiandosi a novelli cowboy… sono adesso delle specie di air bag sgonfi, regno incontrastato della ritenzione idrica e della famigerata cellulite a buccia d’arancia.
Purtroppo, quella che anche se c’ha senssant’anni continua a indossare i costumini di una ventenne, per un tragico quanto imbarazzante cortocircuito mentale, continua a vedersi col fisico dei bei tempi che furono. Mai, neanche una volta, guardandosi allo specchio, le è sorto il dubbio che le carni flaccide di cui è attualmente rivestita non siano più in grado di rendere onore ai costumini che seguita ostinatamente ad acquistare e indossare. Ed eccola, quindi, comparire in spiaggia, ignara degli sguardi attoniti e leggermente disgustati della massa circostante - che generalmente interpreta in modo del tutto errato come segnali di apprezzamento - pronta ad offrirsi anima e corpo al mare e al sole, in tutta la sua devastazione.
A questo punto forse è necessario fare una importante precisazione per prevenire le cascate di insulti che stanno per abbattersi sullo scrivente: il body shaming è una brutta cosa. Stare bene con il proprio corpo è importante. Accettarsi per come si è, è fondamentale...
Tuttavia, a volte, sembra che la guerra al body shaming si trasformi in un'ipocrita negazione di qualsiasi considerazione estetica.
Se la Fuori tempo Massimo si sente libera e felice di ostentare il suo microbikini, siamo tutti felici per lei... ma sarebbe sciocco negare che dal punto di vista visivo le sue evoluzioni balneari non costituiscano uno spettacolo particolarmente gradevole.


COME RICONOSCERLA:

per motivi di decoro e per non turbare gli animi più 
sensibili abbiamo deciso di utilizzare un'immagine
puramente simbolica

Come vedete una befana vestita da velina potete stare certi che siete in presenza del soggetto Fuori Tempo Massimo. L’unico problema è che spesso, tale creatura, ancora legata ai criteri di esibizionismo e seduzione che l’hanno resa celebre quando era ancora un essere umano, scende in spiaggia ricoperta da un castigato pareo o qualche altro ricercato modello di completino da spiaggia che non lascia ancora presagire quale disastro ecologico sia presente, pochi strati di tessuto più sotto. Questo per poter dare origine ad una sorta di spogliarello destinato a gratificare il suo ego tanto quanto seminare il panico nel giro di 150 metri.

COME REGOLARSI:
Qui la questione è molto semplice. Tutto dipende dalla vostra capacità di affrontare determinati tipi di spettacoli. Se siete amanti del trash, dello splatter e dell’horror, potete tranquillamente mantenere la posizione.
Non illudetevi, contando sul fatto che la vista dell’orrida creatura possa tenere lontano da voi elementi ben più dannosi tipo i 90° minuto, o gli esuberanti… il più delle volte sono strettamente imparentati attraverso complessi e perversi legami indissolubili nati con il lido stesso. Una volta sfatata questa credenza popolare, che spesso induce a scegliere volutamente questo tipo di supplizio, confidando in un bonus di tranquillità, se siete degli esteti o più semplicemente, se quando siete al mare volete evitare spettacoli in grado di intristirvi facendovi pensare alla caducità della vita e alla inveitabile fugacità della bellezza, tenetevi a una certa distanza.

Variante:
VORREI MA NON POSSO
Quella che anche se c'ha vent'anni (o anche trenta) ha il fisico di una sessantenne.

In tutto e per tutto identica alla precedente (almeno a prima vista), l’unico modo per distinguerle sarebbe controllare la data di nascita su un documento d’identità. Una differenza tre le due categorie però c’è, anche se è piuttosto sottile: la prima almeno a vent’anni ha esibito un corpo seducente e, forte di questa consapevolezza, almeno a livello inconscio è una donna più realizzata e meno frustrata. La seconda categoria anche se cerca disperatamente di irretire la fauna maschile scoprendo ampie zone del proprio corpo, e anche se non vuole accettare la drammatica inutilità di tutti i propri tentativi di seduzione, non saprà mai cosa voglia dire essere bella, e questo la rende più rancorosa. Il suo sguardo porcino e invidioso vaga lungo la spiaggia, incenerendo le bonazze, e anche le fanciulle semplicemente normali. Per ogni rappresentante della concorrenza trova caustiche parole di condanna, pronta ad individuare anche la millimetrica imperfezione.
La sua posa, quando si stende a prendere il sole, ricorda vagamente quella della Dionea (nota pianta carnivora) e si sussurra, ma si tratta di voci non confermate, che tale similitudine si riproponga anche nelle sue intimità anatomiche per fortuna mai visitate da chicchessia.
È leggermente più molesta dell’altra, e spesso caparbiamente insistente, soprattutto se adocchia un single al quale ritiene di poter legittimamente aspirare. Non dimentichiamo che se l’altra, a vent’anni, ha avuto modo di sbizzarrirsi e di dedicarsi con soddisfazione alle gioie del sesso, quest’altra, invece, spesso arriva in spiaggia reduce da astinenze decennali.
Si raccontano di epici marcamenti ad uomo (nel vero senso del termine) con tapini e inermi aitanti giovani costretti a fughe impervie e a balneazioni in orari improbabili pur di sfuggire alle torride avances di Quella che anche se c'ha vent'anni ha il fisico di una sessantenne. Si consiglia dunque, estrema cautela.

A maggior ragione da temere ed evitare.

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