Quelli della scuola di Vela.
CHI SONO:
Prevalentemente rampolli
privilegiati della classe dominante sono quasi tutti giovani rampanti
in erba, figli di rampanti stagionati attualmente in carriera dei
quali costituiscono l'inevitabile propaggine nel mondo
adolescenziale.
Sono quasi tutti belli,
biondi e vincenti. Quando si aggiustano la folta chioma, lo fanno in
una sorta di slow motion naturale. Possiedono nomi composti molto
impegnativi, tipo GianGuidoMaria, o Emanuele Filiberto che però non
usano mai, in vece di diminutivi del cazzo quali Ticò, Cocò, Manù,
Giangi, Fili, Popò e così via, nomignoli di cui, tra l'altro, vanno
inspiegabilmente fieri.
Sono destinati
geneticamente alla vela per retaggio e per status sociale, così come
gli toccherà il golf in futuro, ma questo non vuol dire che abbiano
un qualche talento marinaresco, anzi. In genere sono quelli che vanno
alla deriva speronando canotti e vecchiette sul materassino.
COME RICONOSCERLI:
Sono quella massa compatta di giovani
navigatori sempre intenti a salpare o attraccare, senza soluzione di
continuità.
Siano Optimist, laser, 470, trireme o
golette, loro non fanno che entrare e uscire trasformando il
corridoio di atterraggio in una specie di Salerno-Reggio Calabria.
Sono quelli che sanno andare di bolina,
strambare, strozzare e poggiare. Sono maestri nel cazzare la randa
ma, soprattutto, nel cacare il cazzo a chi vorrebbe farsi il bagno in
santa pace.
COME REGOLARSI:
Tenersi sempre lontano
dal corridoio barche, tanto comunque vadano le cose avete solo da
rimetterci.
Considerate che più è
importante il circolo velico, più largo sarà il corridoio, meno
mare avrete a disposizione per fare quella cosa estremamente banale
chiamata comunemente bagno.
Ricordate che se, per una
sfortunata distrazione, doveste oltrepassare il limite delimitato
dalle boe, per le leggi della marineria napoleonica (tuttora in
vigore) voi apparterrete alla scuola di vela e ciascuno dei giovani
skipper avrà il diritto di disarticolarvi la spina dorsale con la
prua della propria barca a vela.
Se, al contrario,
dovessero essere loro a sconfinare, si tratterà di una fortuita
fatalità dovuta alle avverse condizioni del vento, del resto, si sa,
son ragazzi e son qui per imparare.
Se ne avete la
possibilità economica, aspettateli al largo con un piccolo
sommergibile oppure cercate di recuperare qualche mina della seconda
guerra mondiale al mercatino del residuato bellico..
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