mercoledì 26 agosto 2015

SKIPPER

Quelli della scuola di Vela.

CHI SONO:


Prevalentemente rampolli privilegiati della classe dominante sono quasi tutti giovani rampanti in erba, figli di rampanti stagionati attualmente in carriera dei quali costituiscono l'inevitabile propaggine nel mondo adolescenziale.
Sono quasi tutti belli, biondi e vincenti. Quando si aggiustano la folta chioma, lo fanno in una sorta di slow motion naturale. Possiedono nomi composti molto impegnativi, tipo GianGuidoMaria, o Emanuele Filiberto che però non usano mai, in vece di diminutivi del cazzo quali Ticò, Cocò, Manù, Giangi, Fili, Popò e così via, nomignoli di cui, tra l'altro, vanno inspiegabilmente fieri.
Sono destinati geneticamente alla vela per retaggio e per status sociale, così come gli toccherà il golf in futuro, ma questo non vuol dire che abbiano un qualche talento marinaresco, anzi. In genere sono quelli che vanno alla deriva speronando canotti e vecchiette sul materassino.

COME RICONOSCERLI:
Sono quella massa compatta di giovani navigatori sempre intenti a salpare o attraccare, senza soluzione di continuità.
Siano Optimist, laser, 470, trireme o golette, loro non fanno che entrare e uscire trasformando il corridoio di atterraggio in una specie di Salerno-Reggio Calabria.
Sono quelli che sanno andare di bolina, strambare, strozzare e poggiare. Sono maestri nel cazzare la randa ma, soprattutto, nel cacare il cazzo a chi vorrebbe farsi il bagno in santa pace.

COME REGOLARSI:
Tenersi sempre lontano dal corridoio barche, tanto comunque vadano le cose avete solo da rimetterci.
Considerate che più è importante il circolo velico, più largo sarà il corridoio, meno mare avrete a disposizione per fare quella cosa estremamente banale chiamata comunemente bagno.
Ricordate che se, per una sfortunata distrazione, doveste oltrepassare il limite delimitato dalle boe, per le leggi della marineria napoleonica (tuttora in vigore) voi apparterrete alla scuola di vela e ciascuno dei giovani skipper avrà il diritto di disarticolarvi la spina dorsale con la prua della propria barca a vela.
Se, al contrario, dovessero essere loro a sconfinare, si tratterà di una fortuita fatalità dovuta alle avverse condizioni del vento, del resto, si sa, son ragazzi e son qui per imparare.

Se ne avete la possibilità economica, aspettateli al largo con un piccolo sommergibile oppure cercate di recuperare qualche mina della seconda guerra mondiale al mercatino del residuato bellico..

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