Quello che
ha passato tutto l'inverno a farsi un mazzo così... e adesso non
vuole sapere niente!
CHI È:
Tutt'uno
con la sdraio (o con il lettino), quello che ha passato tutto
l'inverno a farsi un mazzo così, e adesso non vuole sapere niente,
ha deciso di consacrare la vacanza all'insegna dell'ozio più totale,
trasformandosi in una figura mitologico/religiosa simile a una statua
di sale.
Qualsiasi
proposta di attività fisica, dalla semplice passeggiata in riva al
mare alla nuotata fino alle boe - per non parlare di estremismi quali
partite a racchettoni o a beach volley - viene rapidamente esaminata,
elaborata e archiviata dai suoi occhi pigri nei quali compare solo un
barlume di sdegno scandalizzato (maggior veemenza costerebbe troppa
fatica).
Di
fronte alle richieste più insistenti sorride malevolo precisando
che, qualora non si fosse capito, lui ha passato tutto l'inverno a
farsi un mazzo così, e adesso non vuole sapere niente.
Poeticamente
decadente, drammaticamente decaduto, l'ozioso si crogiola in
un'inattività che lo vede cristallizzato nella medesima posizione,
giorno dopo giorno, fino alla fine delle vacanze. A volte legge, a
volte no, perché anche girare le pagine può risultare, in certi
frangenti, eccessivamente faticoso. Il più delle volte giace
scompostamente limitandosi a una moderata attività respiratoria.
COME
RICONOSCERLO:
Quello
che ha passato tutto l'inverno a farsi un mazzo così, e adesso non
vuole sapere niente, spesso passa inosservato. A volte sono necessari
addirittura alcuni giorni prima di accorgersi della sua esistenza
perché è perfettamente mimetizzato con il tessuto della sdraio,
immobile e camaleontico, completamente a proprio agio nella vacuità
di un'esistenza priva di guizzi vitali.
Com'è
facilmente intuibile, il suo corpo è uno specchio perfetto della sua
pigrizia cronica. Nel migliore dei casi, dunque, se si è tenuto in
forma da giovane, manifesta un cedimento muscolare diffuso con
accenno di pancetta e una totale assenza di fiato. Nei casi più seri
ostenta con ingiustificato orgoglio un maestoso panzone gelatinoso di
dubbia consistenza ma di sconfinata capienza.
Dalla
sua posizione privilegiata osserva l'umanità che lo circonda con
severo distacco e poltrisce concedendosi, al massimo, una lenta
camminata fino al bar per il caffè.
COME
REGOLARSI:
E'
probabilmente il più innocuo tra le varie tipologie di vicini
d'ombrellone che possono capitarvi. Anzi, da alcuni è ambito e
ricercato più del posto in prima fila (per il quale, com'è noto,
c'è chi è disposto a uccidere).
Accaparrarselo
equivale ad assicurarsi un'estate tranquilla e serena a patto che non
si sia degli iperattivi, o dei chiacchieroni sempre a caccia di una
smodata interazione con i propri vicini. Ma anche in questo caso, c'è
sempre la possibilità di scambiare il proprio posto a peso d'oro,
cedendo il vicino ozioso ma guadagnando, appunto, una prima fila, per
esempio.
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