martedì 18 agosto 2015

OZIOSO

Quello che ha passato tutto l'inverno a farsi un mazzo così... e adesso non vuole sapere niente!

CHI È:

Tutt'uno con la sdraio (o con il lettino), quello che ha passato tutto l'inverno a farsi un mazzo così, e adesso non vuole sapere niente, ha deciso di consacrare la vacanza all'insegna dell'ozio più totale, trasformandosi in una figura mitologico/religiosa simile a una statua di sale.
Qualsiasi proposta di attività fisica, dalla semplice passeggiata in riva al mare alla nuotata fino alle boe - per non parlare di estremismi quali partite a racchettoni o a beach volley - viene rapidamente esaminata, elaborata e archiviata dai suoi occhi pigri nei quali compare solo un barlume di sdegno scandalizzato (maggior veemenza costerebbe troppa fatica).
Di fronte alle richieste più insistenti sorride malevolo precisando che, qualora non si fosse capito, lui ha passato tutto l'inverno a farsi un mazzo così, e adesso non vuole sapere niente.
Poeticamente decadente, drammaticamente decaduto, l'ozioso si crogiola in un'inattività che lo vede cristallizzato nella medesima posizione, giorno dopo giorno, fino alla fine delle vacanze. A volte legge, a volte no, perché anche girare le pagine può risultare, in certi frangenti, eccessivamente faticoso. Il più delle volte giace scompostamente limitandosi a una moderata attività respiratoria.

COME RICONOSCERLO:
Quello che ha passato tutto l'inverno a farsi un mazzo così, e adesso non vuole sapere niente, spesso passa inosservato. A volte sono necessari addirittura alcuni giorni prima di accorgersi della sua esistenza perché è perfettamente mimetizzato con il tessuto della sdraio, immobile e camaleontico, completamente a proprio agio nella vacuità di un'esistenza priva di guizzi vitali.
Com'è facilmente intuibile, il suo corpo è uno specchio perfetto della sua pigrizia cronica. Nel migliore dei casi, dunque, se si è tenuto in forma da giovane, manifesta un cedimento muscolare diffuso con accenno di pancetta e una totale assenza di fiato. Nei casi più seri ostenta con ingiustificato orgoglio un maestoso panzone gelatinoso di dubbia consistenza ma di sconfinata capienza.
Dalla sua posizione privilegiata osserva l'umanità che lo circonda con severo distacco e poltrisce concedendosi, al massimo, una lenta camminata fino al bar per il caffè.

COME REGOLARSI:
E' probabilmente il più innocuo tra le varie tipologie di vicini d'ombrellone che possono capitarvi. Anzi, da alcuni è ambito e ricercato più del posto in prima fila (per il quale, com'è noto, c'è chi è disposto a uccidere).

Accaparrarselo equivale ad assicurarsi un'estate tranquilla e serena a patto che non si sia degli iperattivi, o dei chiacchieroni sempre a caccia di una smodata interazione con i propri vicini. Ma anche in questo caso, c'è sempre la possibilità di scambiare il proprio posto a peso d'oro, cedendo il vicino ozioso ma guadagnando, appunto, una prima fila, per esempio.

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